Il Conformista
L’idea registica dello spettacolo “Il conformista” affonda le sue radici nella celebrata ma poco praticata tradizione del teatro canzone, forma di espressione teatrale nella quale si alternano monologhi a brani musicali.
Esplorando l’opera teatrale e musicale dei maggiori interpreti di questo genere, Giorgio Gaber e Sandro Luporini, abbiamo lavorato – con l’imprescindibile presenza e consulenza per la parte musicale dei Flexus di Carpi – sui grandi temi che i testi propongono: la libertà, l’amore, la politica, il senso civico, trovando spunti e suggestioni di grande interesse e attualità.
Il risultato finale, è uno spettacolo dove dodici canzoni, quattro monologhi e sette video proiezioni si susseguono, si uniscono e si completano a vicenda permettendoci di riformulare un pensiero artistico su un lavoro di straordinaria qualità, prodotto dalla coppia Gaber/Luporini.
È nel raggiungimento di questo risultato che risiedono l’originalità dell’operazione e la sfida che la sua realizzazione ha rappresentato: il nostro obiettivo non è infatti quello di proporre una operazione di archeologia teatrale, dove si recuperi un’idea vincente mantenendola inalterata, bensì quello di trovare una modalità per reinterpretare un pensiero che condividiamo attraverso il nostro gusto artistico.
Lo spettacolo porta il titolo di una sua nota canzone “Il Conformista”, che diventa manifesto della poetica che motiva tutto il progetto: volersi credere capaci di confrontarsi con i propri pregiudizi e il proprio comodo qualunquismo, per arrivare a poterli, se non superare, almeno riconoscere e affrontare.
Il prodotto finale è dunque una felice unione di sensibilità artistiche e di forme espressive diverse ma in costante comunicazione, musica, immagini e parole che si fondono in quasi due ore di spettacolo, che offriranno l’occasione – ormai sempre più rara e preziosa – di immaginare quello che tutti noi potremmo fare se trovassimo il coraggio di liberarci dalla rete dei conformismi che ci avvolgono.